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CARDIOLOGIA

La cardiologia veterinaria ha assunto oggi un ruolo di grande interesse e importanza nell'ambito della medicina veterinaria, in particolar modo nel settore degli animali d'affezione (cane, gatto, furetto) e animali sportivi (cavallo.)


Responsabile
 
Dott.
Santini Alberto, 
Dr.Ssa Monica Ecclesie Agazzi
 

Tale importanza è legata a molteplici fattori a partire dallo sviluppo scientifico della materia che permette una classificazione precisa e dettagliata della cardiopatia in corso, all’impiego di nuova e sofisticata tecnologia per la diagnostica cardiologica, da tempo utilizzata in Medicina umana, e che vede oggi l’esame ecocardiografico l’applicazione d’elezione nello studio dell’attività cardiaca, al quale si associano l’elettrocardiografia (elettrocardiogramma di superficie, monitoraggio holter, rilevatori di eventi, studi elettrofisiologici), la radiologia, la risonanza magnetica, i marker cardiaci e la diagnostica interventistica (angiografia).

Dalle precise informazioni ottenute si è poi sviluppato il settore terapeutico, che trova nella farmacologia la sua maggior rappresentanza e in misura minore ma, in continua e rapida ascesa, la chirurgia vascolare e cardiaca, che trova in Italia (centri specializzati per lo studio e trattamento delle patologie cardiovascolari Milano e Varese) i suoi maggiori centri di sviluppo in ambito europeo, per quanto concerne la cardiochirurgia (es. legatura del dotto di Botallo, resezione neoplasie cardiache, ecc), e la cardiologia interventistica (chiusura di difetti interventricolari, interatriali, persistenza del dotto di Botallo, valvuloplastica, attraverso l’ausilio di tecniche angiografiche).

La nostra struttura opera principalmente nel settore diagnostico proponendo indagini preventive su pazienti asintomatici in corso di esami preoperatori, in pazienti soggetti a rischio sviluppo di patologie cardiache, quali:

  • Miocardiopatia dilatativa: razze giganti (Alano, Doberman, San Bernardo, Levriero inglese, Boxer, Levriero Irlandese, Terranova, Levriero Afgano, Dalmata) e alcune razze di piccola taglia (Cocker Spaniel; Bulldog Inglese);
  • Valvulopatie degenerative croniche (chiamata anche degenerazione valvolare mixomatosa o mucoide, endocardiosi valvolare, fibrosi valvolare cronica): maggior incidenza nelle razze di piccola taglia con età superiore ai 10 anni (Cavalier King Charles Spaniel, Barboni nani e toy, Schnauzer, Chihuahua, Fox terrier, Volpino di pomerania, Cocker Spaniel, Pechinese, Pinscher, Whippet, Boston Terriere;
  • Miocardiopatia Ipertrofica felina (HCM): Maine Coon, Ragdoll, Americano a pelo corto, Persiano.

Ancora, indagini rivolte a pazienti con segni clinici di patologia cardiaca o disordini cardiocircolatori (soffio cardiaco, tosse, difficoltà respiratoria, cardiomegalia, episodi sincopali, edemi, ecc…).

L’esame ecocardiografico risulta essere un mezzo indispensabile nell’approccio sistematico del paziente cardiopatico e non; è una metodica non invasiva che non necessita di alcun tipo di sedazione, se non in casi particolari, ha un enorme valore diagnostico e applicativo, consentendo un’ottima valutazione anatomica e funzionale dell’attività cardiaca, identificazione di anomalie strutturali (neoplasie, versamento pericardici, ingrandimenti camerali, ispessimenti di parete), anomalie valvolari, anomalie extracardiache adiacenti (versamento pleurico, neoformazioni polmonari) o alterazioni cardiache secondarie a pneumopatie (polmonite, neoplasie polmonari, tromboembolismo polmonare, ecc…) o patologie sistemiche (ipertensione arteriosa sistemica, ipertiroidismo, ipotiroidismo, ecc…).

Esami complementari associati prevedono esami elettrocardiografici di base, monitoraggio Holter, radiologia toracica, TAC a seconda della problematica in corso.

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